Anni difficili: l’inizio della collaborazione tra il regista Luigi Zampa e lo sceneggiatore Vitaliano Brancati

Anni difficili: l’inizio della collaborazione tra il regista Luigi Zampa e lo sceneggiatore Vitaliano Brancati è il primo film della trilogia ideata dallo sceneggiatore. Gli altri film sono Anni facili (1953) e L’arte di arrangiarsi (1954).

Locandina del film

Anni difficili segna l’inizio della collaborazione tra il regista Luigi Zampa e lo sceneggiatore Vitaliano Brancati. La coppia è unita nella denuncia dei difetti del carattere italiano tra cui la falsità e l’esagerata morale che saranno gli aspetti distintivi di molti connazionali durante il secondo dopoguerra.

Ambientato nella città di Modica in provincia di Ragusa, durante gli anni ’30 dello scorso secolo, è protagonista Aldo Piscitello. L’uomo è un semplice e modesto impiegato comunale, lontano da ogni interesse verso la politica, il quale l’unica ambizione che nutre è, quella di vivere una vita serena e normale all’interno del suo nucleo familiare.

Ma l’avvento del Fascismo prima e lo scoppio della guerra dopo, costringono Piscitello a prendere una decisione di vita che lo porterà suo malgrado ad iscriversi al Partito Nazionale Fascista, pena il licenziamento.

Da questo momento in poi per il povero impiegato inizia un periodo caratterizzato da amarezze e delusioni che terminerà con la morte del figlio reduce e di ritorno verso casa e con l’epurazione dal proprio posto di lavoro da colui il quale anni addietro, lo aveva costretto ad aderire al Fascismo.

Le affinità del film Anni difficili al Neorealismo, vanno ricercate nelle condizioni di vita dell’Italia nell’immediato secondo dopoguerra e nelle conseguenze lasciate dal Fascismo. Forte della spinta impressa da Rossellini, De Sica e Visconti, la coppia Zampa/Brancati tende a proseguire nell’approfondimento dell’analisi sulla società italiana di quegli anni. Per il resto il film rientra perfettamente nel modo di fare cinema classico.

Scena tratta dal film

Anni difficili: l’inizio della collaborazione tra il regista Luigi Zampa e lo sceneggiatore Vitaliano Brancati è il primo film italiano in cui si fa riferimento all’intervento delle truppe fasciste nella guerra civile spagnola a fianco delle forze ribelli guidate da Francesco Franco. La tecnica di narrazione che vuole alternare immagini di archivio a quelle girate dalla troupe, rappresenta una scelta originale. Il film venne adattato negli Stati Uniti sotto la firma dello sceneggiatore e scrittore Arthur Miller.

Una delle novità riscontrate in Anni difficili sono le riprese esterne effettuate nei luoghi originali in cui si svolge la storia.

L’uscita del film nelle sale italiane nel 1948, se è accolta da ampi consensi sia da parte della critica che dal pubblico, dall’altra si trova dinnanzi a serie difficoltà da parte delle istituzioni della nuova politica italiana, che vede come una minaccia il film che attraverso il suo racconto in qualche modo si accosta molto con alcuni esponenti politici di quel tempo.

Anni difficili: l’inizio della collaborazione tra il regista Luigi Zampa e lo sceneggiatore Vitaliano Brancati è considerato di notevole valore artistico non soltanto per il modo in cui viene trattato il tema del “trasformismo politico” ma anche per le eccellenti interpretazioni di un cast di primordine: Umberto Spadaro, Massimo Girotti, (protagonista di Ossessione, altro film neorealista di successo) Ave Ninchi, Emilio Biliotti, Milly Vitale.

Fonte:

Dizionario del cinema italiano – IL NEOREALISMO di Stelvio Catena    Guerra Edizioni (2017)

 

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